Il bradisismo è un fenomeno ciclico che da millenni interessa l’area dei Campi Flegrei, con particolare insistenza su Pozzuoli. Il movimento indotto dal suolo, che può sollevarsi o abbassarsi, è causato dall’accumulo sotterraneo di magma o gas, con conseguenze significative per i centri abitativi. Negli ultimi mesi del 2024 sono stati registrati aumenti dei fenomeni sismici, con il conseguente sollevamento del piano di calpestio che ha destato preoccupazione tra i residenti e le autorità.
Il bradisismo è causato da movimenti del magma nelle profondità della caldera dei Campi Flegrei. Una caldera è una grande depressione o cratere (vedasi immagine precedente) che si forma in seguito al collasso del terreno dopo una potente eruzione vulcanica. Detto fenomeno si verifica quando, durante un’eruzione esplosiva, il magma viene espulso in grande quantità dal serbatoio sotterraneo. Una volta che il serbatoio di magma si svuota parzialmente o completamente, il supporto sotterraneo (posto alla base) viene a mancare, causando il crollo della parte superiore del cono-vulcano.
Il movimento che deriva dal bradisismo non è percepibile dai sensi umani in quanto i tempi di sollevamento ed abbassamento del piano strada sono estremamente lenti. Può difatti avvenire nell’arco di pochi millimetri o centimetri al mese ed è generalmente accompagnato da terremoti di varia intensità che fungono da scosse di assestamento.
Secondo l’INGV, nel corso del 2024 si è registrato un incremento del sollevamento del suolo, con una media di 2 cm al mese. Questo aumento, doppio rispetto alla media dei primi mesi dell’anno, è stato accompagnato da numerose scosse sismiche, alcune delle quali avvertite chiaramente dalla popolazione.
Negli ultimi mesi del 2024, un’intensificazione delle scosse sismiche ha destato grande preoccupazione tra i residenti di Pozzuoli e delle zone limitrofe. Una delle scosse più forti, di magnitudo 3.8, ha causato crepe e lesioni di vario tipo sul patrimonio edilizio e reso necessarie evacuazioni temporanee dei residenti. Alcuni abitanti hanno segnalato danni significativi ai propri edifici ed il Comune ha attivato dei campi temporanei per ospitare le famiglie sfollate lungo i litorali della zona.
Le autorità, in collaborazione con la Protezione Civile, hanno rafforzato le misure di sicurezza, allestendo centri di accoglienza e garantendo un monitoraggio continuo. Il piano di evacuazione per le emergenze è stato rivisto ed aggiornato, al fine di garantire una risposta rapida in caso di “escalation” del fenomeno del rischio vulcanico.
Attualmente, la situazione è sotto monitoraggio costante da parte dell’INGV e delle autorità locali. Anche se non ci sono segnali imminenti di un’eruzione vulcanica, il continuo sollevamento del suolo e le scosse sismiche rendono necessario un attento controllo. Il Comune di Pozzuoli ha implementato misure preventive, come la chiusura temporanea di edifici pubblici considerati a rischio e la continua fruizione di informazione per sensibilizzare ed aggiornare i cittadini.
I residenti sono stati istruiti sulle procedure di evacuazione e sul come comportarsi in caso di scosse sismiche. Inoltre, le scuole e gli uffici pubblici sono stati dotati di piani di emergenza aggiornati ad hoc.
Il bradisismo dei Campi Flegrei è un fenomeno complesso, legato al movimento di fluidi vulcanici sotto la superficie su cui sorgono gli edifici e le strade di Pozzuoli. Secondo l’INGV, il fenomeno attuale è causato principalmente da un aumento della pressurizzazione del sistema idrotermale e del magma situato a profondità variabili. Quando il magma si muove verso l’alto, riscalda le acque sotterranee, provocando la formazione di gas. Questi gas, a loro volta, esercitano pressione sul suolo, provocando il sollevamento.
La deformazione del suolo è strettamente monitorata tramite stazioni GPS, che misurano costantemente i movimenti del terreno, con precisione millimetrica. Il sollevamento medio attuale è di circa 2 cm al mese, concentrato nella zona di Rione Terra, il cuore di Pozzuoli. Questo sollevamento è accompagnato da una sismicità significativa, con scosse che variano da magnitudo 1.0 a 3.8; molto frequenti sono gli sciami sismici dell’area.
Il principale timore legato al bradisismo è che possa precedere un’eventuale eruzione vulcanica. Sebbene al momento non ci siano segnali chiari che indichino un’eruzione imminente, la storia dei Campi Flegrei mostra che il rischio non può essere ignorato. Il bradisismo del 1982-84, ad esempio, portò all’evacuazione di oltre 30.000 persone.
Le autorità locali e l’INGV mantengono un livello di allerta giallo, che indica una situazione di attenzione e monitoraggio continuo. Le evacuazioni preventive e la formazione della popolazione locale rappresentano le misure più efficaci per mitigare il rischio che può derivare da un eventuale disastro.
In un territorio complesso e dinamico come quello dei Campi Flegrei, il ruolo del geologo è cruciale per comprendere e gestire i fenomeni legati al bradisismo. Grazie alla loro competenza, i geologi analizzano i movimenti nel sottosuolo, i cambiamenti statici nelle strutture geologiche e la sismicità locale, fornendo dati indispensabili per la prevenzione di disastri e per la pianificazione territoriale. Le loro analisi consentono di identificare le aree a rischio, sviluppare strategie di mitigazione e garantire la sicurezza degli edifici e della popolazione.
Un aspetto fondamentale del lavoro del geologo è la collaborazione con le autorità locali, la Protezione Civile e gli istituti di ricerca come l’INGV. Attraverso un monitoraggio costante e l’utilizzo di tecnologie avanzate, come stazioni GPS, sismografi e analisi geochimiche, i geologi sono in grado di rilevare anche i più piccoli cambiamenti, individuando quei segnali di pericolo che l’occhio nudo non può osservare. Questi dati vengono utilizzati per aggiornare piani di emergenza, progettare interventi strutturali e sensibilizzare la popolazione sui comportamenti da adottare in caso di emergenza.
Per chi vive a Pozzuoli e nelle zone limitrofe, la conoscenza dei rischi legati al bradisismo non è solo una questione di consapevolezza, ma rappresenta una vera e propria misura di sicurezza e sopravvivenza. Essere informati sulle procedure di evacuazione, partecipare alle esercitazioni organizzate dalle autorità e seguire gli aggiornamenti ufficiali può fare la differenza in situazioni di emergenza.
Infine, il monitoraggio continuo, la formazione della popolazione e l’adozione di tecnologie moderne costituiscono la base per affrontare il fenomeno del bradisismo in modo efficace e sicuro. Solo attraverso un approccio integrato che combini scienza, tecnologia e partecipazione attiva della comunità è possibile convivere con questo fenomeno naturale ciclico, minimizzandone gli impatti e garantendo un futuro più sicuro per l’intera popolazione.
La risposta risiede nella natura vulcanologica dell’area. I Campi Flegrei sono una caldera vulcanica attiva con un sistema di magma e gas sottostante. La combinazione di pressioni sotterranee, movimenti magmatici ed attività idrotermale rende questa zona altamente soggetta al fenomeno del bradisismo.
Il bradisismo positivo si verifica quando il suolo si solleva, mentre quello negativo si verifica quando il suolo si abbassa. Entrambi i fenomeni sono legati ai movimenti del magma oltre che alla variazione della pressione sotterranea più o meno favorita dalla stratigrafia del posto.
Sì, il bradisismo può precedere un’eruzione vulcanica, ma non sempre. È per questo che il monitoraggio continuo è essenziale, al fine di prevenire rischi maggiori che un “falso allarme” potrebbe generare.
Seguire le linee guida della Protezione Civile: ripararsi sotto un tavolo robusto, allontanarsi da finestre e oggetti pesanti, seguire le procedure di evacuazione indicate dalle autorità.
I principali rischi includono danni strutturali agli edifici, fratture nel suolo e sulle pavimentazioni stradali, scosse sismiche frequenti e, in casi estremi, un’eruzione vulcanica. Inoltre, il fenomeno può causare disagi sociali, come evacuazioni, psicosi e danni economici ad esercizi commerciali, abitazioni, enti e civili.
I residenti devono seguire le indicazioni delle autorità locali, partecipare alle esercitazioni di evacuazione, mantenersi informati tramite i canali ufficiali e avere un kit di emergenza pronto con scorte di acqua, cibo e medicine.
La Protezione Civile coordina il monitoraggio del fenomeno, organizza piani di evacuazione, sensibilizza la popolazione e interviene tempestivamente in caso di emergenza. Collabora con l’INGV per garantire una risposta rapida ed efficace.
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